Cure colturali per i pomodori
Oggi la coltivazione del pomodoro è talmente diffusa e le varietà sono cos’ tante, che non è possibile classificare i frutti in base alla forma, alla destinazione d’uso o alla grandezza. Esistono varietà che producono frutti di poche decina di grammi, ed altre le cui bacche possono raggiungere i 2 kg. In ogni caso, è possibile dare alcune indicazioni sulle cure colturali che sono comuni a tutti i tipi |
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Il pomodoro richiede un clima temperato-caldo e si adatta a qualsiasi tipo di terreno ben lavorato, purché ricco di sostanze fertilizzanti. Predilige le concimazioni con stallatico ed è molto sensibile alla maggior presenza di potassio e calcio,ma naturalmente ha bisogno di tutti gli elementi nutritivi. Appartiene alla famiglia delle solanacee come peperone, melanzana. Assieme alla patata, è probabilmente il meno sensibile alla mancanza di esposizione alla luce del sole, infatti tollera meglio le posizioni non completamente illuminate per tutto il giorno. Ciò non toglie che, pur riuscendo a crescere in condizioni di luce più sfavorevoli, la produzione in questi casi si riduce drasticamente e la predisposizione alle malattie aumenta. |
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Semi di pomodoro |
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Irrigazione La distribuzione dell’acqua deve essere costante per tutto il periodo produttivo, ma specialmente dall’inizio della fioritura. Produce frutti carnosi continuativamente nel tempo, quindi gli apporti di acqua devono essere almeno settimanali nei mesi meno caldi e nei terreni più consistenti, e ripetuti ogni due o tre giorni negli stessi terreni, nel periodo di maggior calore estivo. Il bisogno di acqua cresce molto nei terreni sciolti, e ancor più in quelli sabbiosi, dove occorre irrigare anche ogni giorno in luglio e agosto, a meno che non si siano pacciamate le prode: in tal caso il bisogno di acqua si dirada molto nel tempo. |
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Legatura dei pomodori |
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La tradizione secondo cui i pomodori meno irrigati sarebbero più saporiti è infondata: la carenza di acqua riduce la produzione di fiori, che peraltro prosegue per alcuni mesi dall’inizio della produzione. Occorre dire anche che la carenza idrica indice anche il fenomeno del marciume apicale: le bacche anneriscono sulla punta quando sono ancora verdi. Come è noto questa non è una malattia, ma una patologia dovuta a carenza idrica o, talvolta, alla mancanza di calcio. |
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Danni causati dalla mosca minatrice sulle foglie del pomodoro. |
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Sostegni Al trapianto le piantine vanno interrate profondamente, almeno fino alle prima foglie (si tratta delle due foglie cotiledonari) che non hanno funzione e quindi possono essere eliminate: del resto, appassiscono presto da sole perché non sono vere foglie ma hanno soltanto aiutato la prima crescita della pianta. Successivamente, quando la piantina comincia ad essere alta circa 15 cm, e se non è stata pacciamata, può essere utile un rincalzo effettuato contestualmente ad una prima scerbatura o eliminazione delle erbacce. In questa fase si possono predisporre i sostegni, o tutori. |
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L’irrigazione non dovrebbe mai essere a pioggia, bensì a scorrimento. Foglie bagnate = foglie ammalate |
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I sostegni sono utili per qualsiasi tipo di pomodoro nell’orto; mentre nelle coltivazioni estensive si lascia che le piante si allunghino a terra, ciò non va fatto in un piccolo orto sia per esigenze di utilizzo dello spazio, sia per evitare che molti frutti si danneggino a causa del contatto con il terreno. I paletti di sostegno possono essere di qualsiasi origine, anche se correntemente si usano le canne raccolte in autunno in luna calante per favorire una conservazione più lunga. Oggi si trovano anche ottime canne di bambù che hanno una durata decisamente superiore, ma non manca chi usa tondini di ferro, tubazioni zincate dismesse, paletti di legno in genere e comunque qualunque cosa sia in grado di essere infitta nel terreno e sostenere, oltre a se stessa, anche la pianta del pomodoro. |
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Metodo pratico per avere sempre con sè della rafia sintetica da legatura. Si inserisce il rotolo in tasca, sfilando il legaccio dalla sua parte centrale |
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Occorre dire che un pomodoro può arrivare tranquillamente ai due metri di altezza o più, con un peso notevole dovuto ai frutti, ed una resistenza al vento commisurata alla foltezza del fogliame. Ciò significa che il peso che il tutore deve sostenere è notevole. Dunque un buon tutore deve essere lungo al minimo 220 cm, di cui 20-30 vanno infissi nel terreno e la parte rimanente deve svettare fuori suolo. Il paletto va sistemato quando la pianta è ancora piccola per danneggiare il meno possibile le radici. |
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Spaccatura stellare dei pomodori, dovuta a carenze idriche |
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Comunque le legature tra i tutori devono essere ben salde e strette. Le legature delle piante, invece, devono essere piuttosto larghe perché devono prevedere la crescita futura dei fusti. Questi non vanno strozzati né si deve esporli al rischio di essere danneggiati utilizzando spago troppo fino o materiali che feriscono la buccia dei fusti. |
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Punture di cimici su pomodori. Per eliminare questi insetti si può spruzzare sulle piante del macerato di tabacco |
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Sfemminellatura e cimatura La sfemminellatura è una pratica che tende a ridurre la vegetazione della pianta, in modo che le sue energie siano indirizzate maggiormente allo sviluppo dei frutti. Occorre dire che il pomodoro tende naturalmente a creare una vegetazione intricata e lussureggiante, tanto più quanto più azoto gli viene fornito nella concimazione. Quindi sarà utile usare l’azoto nelle prime fasi di crescita della pianta, ma successivamente occorre privilegiare una concimazione ricca di fosforo e potassio per avere meno foglie e più frutti grossi, coloriti e saporiti. Detto ciò, occorre distinguere due situazioni. Nella prima stiamo producendo pomodori da tavola, nella seconda pomodori da conserva. Nel primo caso vogliamo frutti più grossi che maturino più precocemente, nel secondo caso invece ci accontentiamo di avere molti frutti, non ci interessa né la grandezza né la precocità. |
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Cimatura. I pomodori da tavola si cimano sopra il quinto o sesto palco fiorale |
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Le piante vanno trattate diversamente nei due casi. Nel primo (produzione di pomodori da tavola) vanno assolutamente eliminate tutte le femminelle, cioè i getti laterali, e tutti i getti basali. Occorre lasciare solo il fusto principale, che poi va cimato due foglie sopra il quinto o sesto palco fruttifero. I pomodori sui raccolgono a partire dal palco più in basso: non appena i pomodori virano il colore della punta dal verde verso il rosa vanno raccolti. La maturazione procede anche una volta staccati dalla pianta: questa, intanto, avrà la possibilità di riversare maggiori energie sui pomodori rimasti. Nel secondo caso (pomodori da conserva) si può scegliere di lasciare, oltre al getto principale, anche un paio di getti basali o di femminelle più robuste. Questo può favorire la produzione di più frutti. |
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Sfemminellatura, o eliminazione dei getti laterali |
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Occorre tenere conto del fatto che più frutti significa frutti più piccoli, e che comunque la produzione di una pianta, in peso, rimane la stessa, quindi più frutti significa frutti meno pesanti. Nella produzione dei pomodori ciliegini, o di tutte la varietà a pezzatura piccolissima, la sfemminellatura può essere utile per dare più aria alla pianta e favorire un formato regolare dei frutti, non troppo piccolo. Per questo stesso motivo le piante vanno cimate sopra i due metri, perché i frutti emessi al di sopra restano piccolissimi e spesso non maturano affatto. |
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Legatura del pomodoro. Se la legatura avviene tardi si verifica spesso la condizione indicata con il NO |
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ORTO FACILE. SEMENTI A NASTRO O IN BANDA. CHE COSA SONO, COME SI USANO LA POTATURA INVERNALE DELLE SIEPI RAMPICANTI ORTO. VERDURE PER IL FREDDO: LA VALERIANA, O GALLINELLA FARE UN ORTO A GENNAIO? ECCO TRE ORTAGGI PER COMINCIARE LE MELANZANE SI SEMINANO IN LUNA CRESCENTE. LA SEMINA ANTICIPATA SI PUO’ FARE IN GENNAIO CONSOCIARE I CAVOLI? SI PUO’, MA SONO SCHIZZINOSI L’ORTO DELLA BUONA FORTUNA. BUON ANNO CON GLI ORTAGGI FORTUNATI POMODORI. SCEGLIAMO LE VARIETA’ DA COLTIVARE NELL’ORTO O SUL BALCONE FOGLIE INGIALLITE: CLOROSI FERRICA E CHELATI DI FERRO AVETE ACCESO IL CAMINETTO? NON BUTTATE LA CENERE MALATTIE DELLE FAVE: L’OCCHIO DI PAVONE O CERCOSPORA LE MINI-MELANZANE DA ANTIPASTO SI POSSONO COLTIVARE ANCHE IN VASO SUL BALCONE LA ROTAZIONE DELLE COLTURE NELL’ORTO SPIEGATA IN POCHE PAROLE SEMPLICI Nasce “COLTIVARE L’ORTO EDITRICE” con un catalogo tutto dedicato all’orticoltura VERDURE D’INVERNO: SEMINA E TRAPIANTO DELLA BIETA A COSTE ORTO. PREPARAZIONE ALLE SEMINE. VANGATURA E CONCIMAZIONE GENNAIO NELL’ORTO. TABELLA DELLE SEMINE ALL’APERTO E IN SERRA FREDDA O CALDA LA PERONOSPORA E LA REGOLA DEI TRE DIECI QUANDO FARE I TRATTAMENTI CONTRO LA PERONOSPORA DI VITE, POMODORO, PATATA, ROSA |
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BUON ORTO A TUTTI!!! |