Trapiantare con successo i pomodori
Il trapianto non è una operazione semplice, né è uguale per tutte le piante. Il pomodoro richiede alcuni accorgimenti particolari per evitare che le piantine soffrano lo stress da trapianto. In effetti le difficoltà di attecchimento vanno evitate, perché comunque ritardano la produzione. Una ripresa troppo lenta può far perdere anche quindici giorni di produzione |
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Evitare le piantine a radice nuda e la semina diretta da seme Per quanto sia ormai generalizzato l’uso di piantine allevate in singoli contenitori alveolari, nei mercatini è ancora possibile trovare piantine a radice nuda, che consiglio di evitare assolutamente; hanno una percentuale di insuccessi che va dal 20% fino al 50%, a seconda delle condizioni in cui il trapianto è avvenuto e delle cure post-trapianto. Fra l’altro danno un ritardo medio di una settimana sui tempi di produzione. E’ preferibile usare piantine allevate singolarmente, che consentono il trapianto “con pane di terra” cioè con tutte le radici intatte. Se allevate in proprio le piantine, potete usare, per esempio, i bicchierini di plastica da caffè. Potete anche acquistare le piantine nei mercatini. |
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Piantine reperibili nei mercatini o garden-center |
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La semina diretta da seme è sconsigliabile per diversi motivi. Anzitutto, il ritardo: la semina si può fare all’aperto solo dalla metà di marzo. Poi, la maggiore quantità di seme necessaria, che con i prezzi attuali delle sementi non ha una importanza secondaria. Ricorrendo alle piantine già pronte, da trapiantare dalla metà di marzo, si ottiene un anticipo di produzione dai 30 ai 60 giorni. |
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Piantine allevate in casa |
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Specialmente quando si coltivano le piantine in casa si può verificare il fenomeno delle piante che “filano”. La causa è la mancanza di luce. Le piantine si allungano in modo spropositato verso l’alto, o spesso obliquamente, perché tendono alla fonte di luce più vicina. Sono esili e diafane, spesso il gambo si piega sotto il peso delle foglie. Se messe in campo, muoiono rapidamente. La sensazione di luminosità dei nostri occhi falsa la realtà. Ci pare che la luce sia sufficiente; pensiamo che tra l’esterno e l’immediato interno di una finestra ci sia la stessa luce. Non è così, e basterebbe uno strumento per misurare una differenza enorme. Le piante percepiscono questa differenza e ne soffrono. |
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Piantina filata | ||||||||||||||||||||||
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Piantina sana |
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La giusta profondità di trapianto Il pomodoro è una di quelle piante che hanno la capacità di emettere nuove radici dal gambo, se viene interrato. Ovviamente una maggiore massa di radici apporta più nutrimento alla pianta, e consente una maggiore produzione. I gambi delle piantine non vanno interrati solo fino al livello del pane di terra, ma fino alle prime foglie, cioè profondamente. |
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Il post-trapianto Tutti i trapianti vanno eseguiti al tramonto, oppure in giornate prive di sole, per dare tempo alla piantina di ambientarsi prima di ricevere troppa luce. La maggior luce genera una maggiore traspirazione, proprio nel momento in cui le radici non sono in grado di soddisfare questa richiesta d’acqua: dunque la piantina avvizzisce, e può anche morire. Una nottata di tregua consente ai capillari di cominciare a lavorare per rispondere meglio alla richiesta delle foglie. |
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I pomodori vanno interrati profondamente |
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Sempre per questo motivo, appena trapiantata la piantina bisogna creare una piccola conca attorno al fusto e innaffiare abbondantemente, ripetendo l’innaffiatura anche due-tre volte nel giorno seguente. Se il sole è eccessivamente forte conviene ombreggiare le piantine per un paio di giorni almeno. |
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Profondità di interramento dei pomodori | ||||||||||||||||||||||
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E’ consigliabile sistemare subito i tutori, per evitare che in seguito, piantandoli, possano danneggiare le radici |
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