Pochi pomodori? Occorre migliorare l’impollinazione
Il pomodoro è una pianta autofertile, cioè è in grado di fecondarsi da sola. Tuttavia in condizioni sfavorevoli, quali la scarsa luminosità, l’assenza i vento e di insetti pronubi o l’eccessiva umidità, l’impollinazione può essere difficoltosa. |
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I fiori del pomodoro sono riuniti in grappoli su cui si sviluppano più o meno numerosi; generalmente la formazione dei frutti non avviene simultaneamente ma scalarmente, salvo alcune varietà dette “a grappolo” che prevedono una maturazione simultanea di tutti i frutti. I grappoli fruttiferi si distinguono piuttosto bene dalle femminelle, perché queste puntano decisamente verso l’alto mentre i grappoli tendono a disporsi orizzontalmente. Per favorire una migliore fruttificazione le femminelle vanno eliminate, i grappoli fruttiferi, ovviamente, no. Anzi è importante che questi portino quanti più fiori possibile | ||||||||||||||||||||
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Frutticini di pomodoro tondo da tavola |
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Il pomodoro è autofertile, quindi i fiori della stessa pianta si impollinano reciprocamente. Questa operazione, che potrebbe apparire semplice, presenta molte difficoltà se le condizioni ambientali della pianta non sono ottimali. In particolare è necessaria la presenza di luce; inoltre è indispensabile che le piante siano almeno leggermente ventilate, e che gli insetti pronubi possano circolare liberamente tra di loro. | ||||||||||||||||||||
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Getto fiorale con fiori aperti |
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Spesso queste condizioni non si realizzano tutte, specialmente quando il pomodoro è coltivato in serra, oppure in condizioni di mezza luce o di scarsa temperatura. Nella coltivazione industriale, che avvengono spesso in serra, il problema viene risolto con dei trattamenti ormonali fatti usando sostanze chimiche sui singoli fiori. |
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Fiori di pomodoro |
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Ovviamente nei nostri orti non vogliamo usare ormoni o prodotti simili, quindi dovremo adottare alcuni accorgimenti atti a facilitare l’impollinazione. Ne segnalo alcuni. Dare luce a sufficienza. Il pomodoro coltivato in una zona dell’orto che dispone di luce solo per mezza giornata darà sicuramente una produzione inferiore, la pianta sarà più esile e più soggetta alle malattie come la peronospora e l’oidio. Assicurare una temperatura adeguata. Il polline non è efficace se la temperatura è inferiore ai 10 C° sia di giorno che di notte. Evitate di seminare o trapiantare all’aperto troppo presto.
Favorire l’azione degli insetti pronubi. Qualsiasi trattamento a base di prodotti, sia pure biologici come la poltiglia bordolese, lo zolfo ramato e simili, non va mai fatto sui fiori e possibilmente andrebbe evitato quando la pianta inizia la fioritura. Favorire la diffusione naturale del polline. Piante troppo fitte impediscono la diffusione del polline, sia perché conservano all’interno un microclima umido, sia perché ostacolano il passaggio di vento tra le piante stesse. Un suggerimento efficacissimo in caso di impollinazioni pigre è quello si scuotere leggermente le piante, simulando così l’azione del vento. L’operazione andrebbe eseguita spesso, anche ogni giorno. |
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Fiori e bacche di Piccadilly sullo stesso getto fiorale |
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Trovo molto utili queste spiegazioni e i vostri consigli a volte sembra facile seminare ma i problemi si presentano man mano che le piante crescono seguo con molto interesse i vostri consigli